Missione: portare il Custoza nel mondo
Eventi in presenza e virtuali, in Italia e all’Estero, con giornalisti di spicco, operatori del settore ed appassionati, in un viaggio attorno al mondo.
Nell’anno del 50esimo anniversario della denominazione, il Consorzio di Tutela del Custoza ha realizzato una articolata attività strategica raccogliendo grandi soddisfazioni.
Un anniversario importante in un anno complesso, un vino dalle radici ben piantate nel territorio e la tenacia di un Consorzio che vuole guardare lontano: questi gli ingredienti che costituiscono il bilancio di gran successo di quest’anno del Consorzio di Tutela del Vino Custoza DOC.
Un’azione mirata a coinvolgere a 360° tutto il mondo “vino” quella messa in campo dal Consorzio della DOC veronese che, grazie alla guida della presidente Roberta Bricolo, ha lavorato per ampliare la conoscenza da parte della stampa, di wine lovers, sommellerie e buyers di questo vino bianco, frutto dell’Art of Blending dei suoi produttori.
La forza del Custoza, infatti, è nel saper interpretare le peculiarità di tre uve autoctone – Bianca Fernanda, Trebbianello e Garganega – che, assieme, danno vita a vini d’annata di grande piacevolezza, eleganza e freschezza che evolvono in complessi e minerali quando la bottiglia va indietro nel tempo.
Nel corso dell’anno il Consorzio di Tutela si è presentato alla stampa incontrando giornalisti di spicco italiani ed esteri, sia accogliendoli nelle Terre del Custoza con esperienze enoturistiche emozionanti sia raggiungendoli “a distanza”, trovando stimolo nelle nuove modalità di comunicazione e viaggiando virtualmente dal Giappone al Canada, dagli Stati Uniti all’Inghilterra, diffondendo in tutto il mondo la cultura vitivinicola di un angolo d’Italia dal grande valore: le colline del Custoza, tra Verona ed il Lago di Garda.
Non sono mancate le occasioni di incontro anche con il mondo della Somellerie italiana, con una masterclass in presenza a Milano in collaborazione con AIS Lombardia e un webinar nazionale organizzato da ONAV, che hanno coinvolto ed appassionato i partecipanti.
Per tutte le persone raggiunte in questo anno di attività, il Custoza è stato una grande scoperta, un vero vino del futuro, un vino “arioso”, come lo ha definito qualcuno, un vino frutto dell’arte di assemblare uve diverse ottenendo un prodotto che esprime molto più della somma delle sue componenti.
«A Custoza si respira un clima di fiducia, di costruttiva collaborazione e tangibile fermento ed il nostro Consiglio è motivato e compatto. Siamo pronti e determinati a rimboccarci le maniche per affrontare nuove sfide: stiamo lavorando anche sulla formazione interna facendo nostri i temi della sostenibilità e del digitale, proseguendo con grande tenacia a produrre vini di qualità e a diffonderne il valore nel mondo» afferma la presidente Roberta Bricolo (nella foto), «abbiamo lavorato con molto impegno, nonostante l’anno difficile, per valorizzare e comunicare, a livello internazionale, il nostro territorio, il nostro vino e la forza delle nostre radici. Il Custoza è pronto a prendersi il mondo».
Nel corso dell’anno il Consorzio di Tutela ha incontrato anche centinaia di operatori del settore, in occasione di Vinitaly, Merano Wine Festival, eventi in presenza a Milano, per arrivare poi a Londra in occasione della tappa inglese di Simply Italian Great Wines Northern Europe 2021. L’ultimo appuntamento dell’anno è stato lo scorso giovedì 16 dicembre, nell’ambito del progetto “European Quality Wines: Taste the Difference”, con una masterclass online in diretta da New York.