Ristoranti d’Italia 2025: la Guida del Gambero Rosso si rinnova seguendo l’evoluzione della ristorazione italiana
Il Veneto spicca con 181 insegne, 22 nuovi ingressi, 4 Tre Forchette,
1 Tre Bottiglie, 2 Tre Tavole e 2 premi speciali
Un’edizione nuova, nei linguaggi e nella lettura. Niko Romito si conferma in cima alla classifica delle 52 Tre Forchette insieme a Enrico Crippa che sale in vetta. 6 nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la cantina più bella da visitare.
Roma, 21 ottobre 2024 – Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l’esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall’onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 che segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica – con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione – e nella lettura – con nuovi simboli – come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo – per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.
Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.
Le Tre Forchette
A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (CN) che ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena. Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue anche come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), da Gorini a Bagno di Romagna (FC).
Il Veneto
Sono numerose, ben 181, le insegne in Guida, con 22 nuovi ingressi, a testimonianza di una grande vivacità del settore in Veneto con grande varietà di offerta, tra tradizione e innovazione, per tutte le tasche. Tante le superstar:
4 Tre Forchette
Antica Osteria da Cera a Campagna Lupia (VE) dove la continuità ad alti livelli è proprio la forza di questa insegna. Meticoloso, preciso fin quasi alla maniacalità, carattere e determinazione da vendere, forza e coraggio da leone, talebano della materia prima, fanatico della precisione, irriducibile del dettaglio, sempre teso a migliorarsi, Lionello Cera regala a ogni nuova visita una sorpresa, un tocco in più, un’idea.
La Peca a Lonigo (VI), l’esempio perfetto, la conferma netta ed esatta, dell’assioma che accomuna la cucina alla cultura, alla dedizione, alla storia, alla tradizione. Anche quando la cucina è soprattutto innovazione, contemporaneità, pensiero, inventiva. La Peca è un posto dove tutto è pensato per ammaliare l’ospite: la sorpresa e il gusto, l’accoglienza e l’atmosfera, il panorama e l’arredamento, la carta delle pietanze e quella dei vini.
Le Calandre a Rubano (PD), uno dei pochi ristoranti italiani a essere vera destinazione internazionale. Da giovane promessa a venerato maestro, Massimiliano Alajmo è nella stagione della piena maturità espressiva che si traduce in un menu sontuoso e di alta qualità costante che a ogni edizione propone almeno uno o due capolavori.
Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona, la nuova casa di Giancarlo Perbellini in un luogo carico di storia e memorie, con una cucina che nasce dal mercato e fonde creatività e tradizione con un’intensità gustativa e una ricerca di soddisfazione del palato che conquista, immune da eccessi e da approcci cerebrali.
1 Tre Bottiglie
Enoteca della Valpolicella a Fumane (VR), il luogo ideale per esplorare il contesto enogastronomico del territorio: la vastissima carta dei vini è solidamente incentrata sulla produzione del circondario. Sfogliando le sue pagine vi si possono trovare bottiglie che ne raccontano ogni aspetto, dalle nuove produzioni a etichette che hanno fatto la storia e reso universale la fama. Le ben 800 etichette non si limitano ai soli dintorni.
2 Tre Tavole
Nidaba a Montebelluna (TV), 45 anni di successi per questo locale che spunta nel verde della campagna trevigiana, nato come birreria e poi evolutosi fino a diventare una meta gettonata da palati raffinati e curiosi. Una realtà cresciuta insieme ai suoi fondatori e dove oggi i suoi successori hanno portato nuove idee e nuove energie, dove tradizione, ottime materie prime e una proposta culinaria moderna si sono sempre intrecciate con equilibrio.
Al Callianino a Montecchia di Crosara (VR): un’accoglienza è spontanea, sorridente, professionale, una cucina a vista dove si respira complicità, un mix che mette subito a proprio agio. Il menu è un invito alla scoperta, avallato da una tecnica rodata e da una visione contemporanea. A “comandare” le stagioni e materie prime d’eccellenza.
Il premio speciale Tradizione Futura, con Inalpi va a:
A Chiara Pannozzo di Bue Nero a Verona
A Silvia Benterle di Stilla a Colognola ai Colli (VR)
Lo smile per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo va invece a VI.OR di Villa Ormaneto a Cerea (VR), mentre si aggiungono come cucine tra le migliori alle succitate La Tana Gourmet di Asiago (VI), apprezzata anche come cucina d’avanguaria, Glam di Enrico Bartolini a Venezia.
Due le Forchette Verdi, che premiano Venissa a Mazzorbo (VE) e San Brite a Cortina (BL).
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